Project Q Playstation è un dispositivo con uno schermo da 8 pollici che consente di giocare ai giochi della PlayStation 5 (non perdetevi i nostri 10 consigli per conservarla al meglio) utilizzando il sistema Remote Play di Sony, in streaming dal tuo PS5 tramite Wi-Fi “quando sei lontano dalla tua TV”, come dichiarato nel comunicato stampa. Assomiglia a un controller DualSense tagliato a metà e attaccato alle estremità di una sezione centrale simile a uno Switch.
Ecco cosa non è: una vera console portatile o un dispositivo per il cloud gaming. I giochi vengono eseguiti localmente sul tuo PS5 e senza una connessione cellulare, Project Q non funzionerà in movimento, a meno che l’aereo o il treno su cui ti trovi non abbia una connessione Wi-Fi estremamente robusta o tu non investa in un hub 5G su una buona rete. (Sony afferma che Project Q richiede almeno “5 Mbps” per funzionare, con “un’esperienza di gioco migliore” che richiede almeno 15 Mbps.) I giochi devono anche essere installati sul PS5, il che esclude l’uso di Project Q con il servizio di cloud gaming incluso nell’offerta di abbonamento PlayStation Plus di Sony.
Attualmente non ci sono info ufficiali su periodo di uscita e prezzo ma i rumour parlano di una uscita entro il 2023 verso la fine dell’anno ed un prezzo che potrebbe oscillare tra i 199 e i 249 euro ma bisognerà aspettare Sony per avere delle info ufficiali in merito.
In realtà, Project Q si tratta di offrirti l’accesso ai tuoi giochi PS5 in tutta la casa, quando il televisore è in uso o quando sei a letto. Potrebbe anche funzionare bene quando sei a casa dei parenti o in vacanza in un Airbnb.
Questo è ciò che fa Remote Play, ed è qualcosa che viene fatto da molto tempo. La funzione è stata lanciata con PlayStation 3 nel lontano 2006, inizialmente funzionava solo con PlayStation Portable e successivamente con la console portatile Vita. Nel tempo, il supporto è stato esteso ad altri dispositivi Sony, poi a PC Windows e Mac e infine, nel 2019, ai dispositivi mobili Android e iOS. Non è troppo difficile da configurare su un laptop, un telefono o un iPad abbinato a un controller PlayStation, ed è molto utile. Ma non è mai stato così ampiamente utilizzato.
L’attrattiva di un dispositivo dedicato è abbastanza comprensibile: il fattore di forma di una console portatile è più comodo nella maggior parte delle situazioni rispetto a un controller separato e uno schermo piccolo. Project Q offre questo comfort e, essendo un dispositivo ufficiale PlayStation a uso singolo, dovrebbe funzionare in modo più fluido rispetto a qualsiasi altra soluzione Remote Play. (Puoi far funzionare Remote Play su Steam Deck, ma richiede un po’ di regolazioni.) A differenza di dispositivi o controller di terze parti, offre tutte le caratteristiche del DualSense, compresi i suoi trigger adattivi e un feedback aptico preciso. La risoluzione dello schermo, 1080p, sarà certamente sufficiente per le sue dimensioni, anche se sarebbe stato bello avere un pannello OLED come quello del top di gamma di Switch, invece dell’LCD che Sony sta offrendo.
Il punto di Project Q, presumibilmente, è offrire la soluzione Remote Play ideale, senza compromessi, in casa, con la massima facilità d’uso.